Nel panorama competitivo attuale, le aziende devono continuamente reinventarsi per attrarre e trattenere i migliori talenti. In questo contesto, il game-based assessment emerge come una soluzione innovativa e coinvolgente per rivoluzionare il processo di recruiting. Ma di cosa si tratta?
I videogiochi, visti spesso come strumenti di svago, stanno entrando con decisione nel mondo del lavoro. Sempre più imprese stanno adottando questa tecnologia per valutare competenze chiave dei candidati in modo divertente e oggettivo. Anche noi di AIM siamo in prima linea nel considerare questa nuova frontiera per migliorare i nostri processi di selezione.
COS’È IL GAME-BASED ASSESSMENT?
I candidati vengono sottoposti a prove simulate attraverso videogiochi progettati per riprodurre situazioni che riflettono sfide quotidiane del lavoro. Non si tratta di vincere o perdere, ma di osservare come le persone gestiscono problemi, prendono decisioni e interagiscono in situazioni complesse.
Attraverso l’analisi dei comportamenti in gioco, i recruiter possono ottenere dati concreti su competenze come leadership, resilienza, gestione dello stress e problem-solving. Questo metodo offre un’opportunità unica di valutare i candidati in un contesto neutro, riducendo così i bias e offrendo una valutazione equa per tutti.
RIDUZIONE DEI BIAS E VANTAGGI PER I CANDIDATI
Uno dei principali vantaggi del game-based assessment è la riduzione dei bias, in particolare quelli legati a genere e cultura. Le tradizionali interviste possono essere influenzate da pregiudizi inconsci, ma attraverso il gioco, la valutazione si basa esclusivamente sulle performance e sulle decisioni prese in situazioni simulate. Questo permette una selezione dei candidati più meritocratica.
L’ambiente “neutro” del gioco aiuta a ridurre distorsioni cognitive che potrebbero avvantaggiare certi candidati rispetto ad altri. Ad esempio, un individuo particolarmente ansioso in un’intervista formale potrebbe rivelarsi invece più capace e competente in un ambiente ludico, dove la pressione è percepita in maniera diversa.
I VANTAGGI PER LE AZIENDE
Questa tecnica offre vantaggi significativi per le aziende, che vanno oltre la semplice riduzione dei costi operativi.
- Valutazione delle soft skills: invece di affidarsi a test psicometrici tradizionali, i recruiter possono osservare in tempo reale competenze trasversali come leadership, problem-solving e gestione dello stress. Le decisioni prese nel gioco forniscono informazioni cruciali su come un candidato potrebbe reagire in contesti lavorativi reali.
- Simulazioni realistiche e immersive: grazie ai giochi, i candidati vengono immersi in ambienti complessi che rispecchiano le sfide del lavoro quotidiano. Questo è particolarmente utile per ruoli che richiedono decisioni rapide e strategiche, o per posizioni che necessitano forti capacità di collaborazione.
- Coinvolgimento e motivazione: la natura dinamica e interattiva del gioco stimola la motivazione dei candidati, rendendo l’intero processo più piacevole e meno stressante. Questo approccio è particolarmente apprezzato dalla Generazione Z, che si sente più a proprio agio in ambienti digitali e interattivi.
- Decisioni basate sui dati: il game-based assessment permette di prendere decisioni più informate, grazie all’analisi dettagliata dei comportamenti in gioco. Questo può portare a una selezione più accurata dei candidati, riducendo il rischio di errori e migliorando il matching tra azienda e dipendente.
- Employer branding: l’adozione di tecniche all’avanguardia come la gamification può migliorare l’immagine aziendale, attirando i talenti più giovani e tecnologicamente orientati. Un’azienda che utilizza strumenti innovativi per il recruiting si posiziona come moderna, dinamica e in linea con le esigenze del mercato attuale.
NUOVE PROSPETTIVE PER IL MONDO DEL RECRUITING?
Con uno sguardo verso il futuro, possiamo immaginare un panorama in cui le tradizionali interviste vengono affiancate, o addirittura sostituite, da sessioni di gioco?
I candidati potrebbero essere valutati non solo attraverso le loro risposte verbali, ma anche attraverso la loro capacità di navigare sfide virtuali, risolvere problemi e prendere decisioni sotto pressione.
In AIM, come molte altre aziende, stiamo valutando attentamente queste nuove opportunità. Il futuro del recruiting non riguarda solo la selezione dei migliori talenti, ma anche il modo in cui possiamo offrire loro un’esperienza più umana, innovativa e stimolante.