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L’ASCESA DELL’AI SOVRANA

Negli ultimi anni, la crescente dipendenza dalle tecnologie avanzate ha spinto molti paesi a sviluppare ciò che viene definito “AI sovrana“. Questo concetto, che implica la creazione e il controllo di sistemi di intelligenza artificiale a livello nazionale, è emerso come una risposta strategica alle sfide globali. 

Un esempio recente è il supercomputer danese “Gefion”, realizzato da Nvidia e dotato di 1.528 GPU H100. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha sottolineato come la sovranità dell’AI sia fondamentale per la sicurezza e la competitività di una nazione. Costruire un’infrastruttura di AI consente ai paesi di gestire autonomamente i propri dati, evitando la dipendenza da fornitori esterni. 

Anche qui in Italia ci stiamo muovendo in questa direzione con NeXXt AI Factory, il primo supercomputer AI NVIDIA DGX SuperPOD attivo nel Paese, annunciato da Fastweb a luglio 2024. L’attivazione di questo supercomputer ha segnato un passo significativo per posizionare l’Italia tra i leader dell’innovazione nell’intelligenza artificiale.

Fastweb ha siglato un accordo con NVIDIA per l’acquisto di 31 sistemi NVIDIA DGX H100, diventando la prima azienda italiana a creare un cluster di supercalcolo AI basato sull’architettura NVIDIA DGX SuperPOD. Il supercomputer, ora pienamente operativo in un data center all’avanguardia a Bergamo, è il sistema di intelligenza artificiale NVIDIA DGX SuperPOD più potente posseduto da una società privata in Italia. 

UN EQUILIBRIO NECESSARIO

L’AI è ora considerata una componente essenziale dell’infrastruttura nazionale, al pari dei trasporti e della sanità. La capacità di codificare cultura e storia all’interno dei modelli di AI offre vantaggi strategici, ma comporta anche gravi rischi. Quando uno stato controlla gli strumenti di AI, può decidere quali verità vengono propagate, portando a scenari di censura. 

Un report dell’Atlantic Council avverte che l’uso del termine “sovranità” può legittimare pratiche autoritarie. La gestione del controllo di Internet in Cina è un esempio preoccupante, dove la censura ha impedito l’accesso a informazioni cruciali. 

La corsa verso l’AI sovrana richiede un attento bilanciamento tra sicurezza nazionale e diritti umani. È cruciale che le nazioni collaborino per sviluppare standard etici e normativi che garantiscano l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale. Solo così sarà possibile evitare che l’AI diventi uno strumento di repressione piuttosto che un catalizzatore per il progresso umano.