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TRANSIZIONE 5.0: CREDITO D’IMPOSTA BIENNIO 2024-2025

La Transizione 5.0 rappresenta un importante passo verso un futuro più sostenibile, dove l’obiettivo è quello di favorire la transizione delle imprese verso nuove forme di energia e processi aziendali che riducano i consumi energetici e di processo.

Nel biennio 2024-2025, le imprese avranno accesso agli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0 per gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

CHI PUÒ BENEFICIARE?

Tutte le imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate in Italia e che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici possono beneficiare degli incentivi. Sono escluse le imprese in difficoltà finanziaria o soggette a sanzioni interdittive. La fruizione del credito dovrà iniziare entro il 31 dicembre 2025.

È CUMULABILE?

Il credito d’imposta Transizione 5.0 è cumulabile con altri incentivi per gli stessi costi, purché non si superi il costo totale sostenuto. Non è invece cumulabile con il credito d’imposta Transizione 4.0 o con la ZES unica.

ALIQUOTE DEL CREDITO D’IMPOSTA

Il piano prevede nove diverse aliquote, determinate dalla classe di efficienza raggiunta con l’investimento e dal suo ammontare, fino a un massimo del 45% (63% per specifici investimenti sui moduli fotovoltaici). La ripartizione delle percentuali è la seguente:

  • 45% per investimenti fino a 25 milioni di euro
  • 25% per investimenti tra 25 e 10 milioni di euro
  • 15% per investimenti da 10 a 50 milioni di euro

Per ottenere il massimo beneficio, l’azienda dovrà ridurre i propri consumi energetici di almeno il 10% sulla struttura produttiva o del 15% sul processo produttivo.

QUALI SONO GLI INVESTIMENTI AGEVOLABILI?

Gli investimenti agevolabili sono quelli sostenuti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 e devono rispettare i requisiti del piano nazionale Industria 4.0. Inoltre, devono garantire un risparmio energetico minimo del 3% sulla struttura produttiva o del 5% sul processo produttivo. L’investimento massimo ammissibile è pari a 50 milioni di euro.

Il piano prevede uno stanziamento di 63 miliardi di euro suddivisi in:

  • Beni strumentali: 3.780 milioni di euro
  • Sistemi per autoproduzione e autoconsumo di energia: 1.890 milioni di euro
  • Formazione: 630 milioni di euro

Gli investimenti dovranno riguardare beni materiali e immateriali previsti negli allegati A e B del Piano Transizione 4.0, interconnessi al sistema aziendale e in grado di garantire una riduzione dei consumi energetici.

Incentivi per l’autoconsumo e autoproduzione

Sarà possibile accedere al credito d’imposta per i beni strumentali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, esclusi gli impianti a biomasse.

Moduli fotovoltaici

L’incentivo è rivolto a pannelli prodotti nell’UE con efficienza pari ad almeno il 215%. È prevista una maggiorazione del 120% per pannelli con celle prodotte nell’UE con efficienza pari al 235% e del 140% per moduli con celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem con efficienza pari al 240%.

Formazione del personale

Le spese per la formazione del personale sono ammissibili entro il 10% dell’intero investimento e fino a un massimo di 300.000 euro. La formazione dovrà essere erogata da soggetti esterni e potrà riguardare competenze in tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Settori esclusi dalla formazione 5.0

Non sono agevolabili investimenti destinati ad attività legate ai combustibili fossili, attività che generano emissioni di gas a effetto serra, discariche, inceneritori, impianti che generano sostanze inquinanti classificate come rifiuti speciali pericolosi.


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