Viaggio nel tempo: pionierismo al femminile

Nel corso della storia sono tantissime le donne che hanno giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il mondo informatico cosi come lo conosciamo. Oggi vorrei riavvolgere il nastro insieme a voi, fare questo viaggio nel tempo ed esplorare alcune delle pioniere che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo e all’avanzamento della tecnologia distillando le loro invenzioni nel corso del tempo.


ADA LOVELACE BYRON

Se partiamo dagli albori, collocandoci nel XIX secolo, troviamo Ada Lovelace Byron: la prima “programmatrice” al mondo. Potremmo azzardare anche a considerarla una visionaria, avendo intravisto una prima idea “abbozzata” di un futuro informatico non troppo lontano.

Ada ha lasciato un segno indelebile per aver lavorato sul calcolatore meccanico di Charles Babbage. Considerato da quest’ultimo come un semplicissimo calcolatore, Ada ne intravide del potenziale e strutturò un algoritmo considerato ad oggi il primo vero e proprio programma mai scritto per un computer.


HEDY LAMARR

Icona di Hollywood? Si, ma non solo.

Hedy Lamarr infatti è stata anche un’importante inventrice nel campo della tecnologia. Durante la seconda guerra mondiale ha co-inventato insieme all’ingegnere George Antheil, il sistema di comunicazione chiamato frequency hopping spread spectrum (salto di frequenza), fondamentale nel guidare via radio i siluri contro i sommergibili evitando le intercettazioni del nemico.

Quest’invenzione mise le basi per la nascita di gran parte delle tecnologie wireless moderne, come il Bluetooth e il Wi-Fi.


GRACE MURRAY HOPPER

Conosciuta come la “nonna del COBOL“, Grace Hopper è stata una delle prime persone ad imparare a programmare.

Il suo ruolo fu essenziale, come possiamo dedurre dal suo appellativo, nello sviluppo di un linguaggio di programmazione indipendente dalla macchina: il COBOL, adoperato tutt’oggi in software commerciali di tipo bancario. Ma a Grace dobbiamo anche l’introduzione del termine “bug” per definire i malfunzionamenti di un computer con le relative azioni di “debugging”.


RADIA PERLMAN

A Radia Perlman dobbiamo l’invenzione dell’algoritmo “spanning tree protocol”, grazie al quale è stato possibile costruire Internet cosi come lo conosciamo noi oggi.  

Questo algoritmo è stato cruciale per garantire stabilità e affidabilità delle reti di grandi dimensioni, aprendo la strada alla connettività globale odierna.


MARGARETH HAMILTON

All’epoca direttrice del Software Engineering Division del MIT Instrumentation Laboratory, insieme al suo team ha lavorato al software di bordo per la missione Apollo 11 della NASA.

Dopo una serie di complicazioni emerse, questa donna ha corretto a mano i programmi della missione garantendo il successo dello storico sbarco sulla Luna nel 1969.


KAREN SPÄRCK JONES

Se oggi abbiamo Google, dobbiamo ringraziare la Jones.
O meglio, è Google a doverla ringraziare.

Infatti, Karen ideò la cosiddetta funzione di peso td-idf, che venne poi applicata nella creazione del motore di ricerca Alta Vista. Ma cos’è? Si tratta di uno dei principali componenti della classifica degli algoritmi per ricavare automaticamente un testo da un indice di documenti.

Questa tecnologia sviluppata, sta alla base dei moderni motori di ricerca.


Potrei andare avanti elencando altre donne come Barbara Liskov e le basi per la progettazione orientata agli oggetti, Roberta Williams e la creazione dei videogiochi per computer, Sophie Wilson ed il primo personal computer, Donna Dubinsky e i primi palmari.

In questo viaggio nel tempo, loro sono solo alcune delle molte donne che hanno lasciato un’impronta ad inchiostro nero nel mondo dell’informatica.

Le loro storie sono un tributo alla determinazione, all’ingegno e alla passione che hanno guidato il progresso tecnologico e continuano ad ispirare le generazioni future di donne nel campo dell’informatica.

2 pensieri su “Viaggio nel tempo: pionierismo al femminile

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